Le Suore

Alla fine del ventennio del secolo scorso la guerra, con i suoi lutti e ferite, segnava anche la nostra parrocchia. A tutto questo si univa un contesto sociale ed economico contrassegnato da povertà e precarietà, indigenza che spesso vedeva i bambini le persone più colpite.

È in questa cornice, assai comune nel resto del Paese, che il parroco di allora, il possagnese don Pietro Rever, intuisce l’esigenza di creare un luogo dove ospitare i bambini delle tante famiglie della parrocchia. Ed ecco che in prossimità della parrocchia vengono costruite delle baracche di legno per accudire proprio i bambini. È il 1916, e proprio il 30 aprile di quell’anno, sarà il beato Mons. Longhin, vescovo di Treviso, a benedirle.

A dirigere e seguire i bambini nell’assistenza ed educazione, vengono chiamate le Suore Mantellate. La probabile presenza di queste suore nel servizio agli ammalati presso il vicino Ospedale di Montebelluna, spinse don Rover, a chiamarle nella nostra parrocchia di Biadene

Dal settembre 1921 nuovo parroco di Biadene divenne don Eliseo Pedron. È grazie alla sua sensibilità e determinazione che  si arrivò alla costruzione di un Asilo Parrocchiale, una “Casa dei Bambini”, come sarà chiamata.

La nuova struttura rispondeva a diverse esigenze: spazi più confortevoli per le attività per i bambini, ambienti dignitosi per le suore.

Don Eliseo raggiunse il suo scopo grazie alla collaborazione dei parrocchiani, ma in particolare ad alcune persone verso le quali va ancor oggi il nostro riconoscimento.

Il 4 marzo 1923 fu deposta la prima pietra, l’asilo fu successivamente ampliato nel 1928, funzionante a pieno ritmo già dal 1932.

Durante la guerra l’asilo ospiterà il reparto infettivo del vicino ospedale militare tedesco collocato in villa Pisani.

Nei successivi anni l’asilo sarà al centro di diverse ristrutturazioni per rendere sempre più sicuro l’edificio.

La solerte e continua opera delle suore mantellate continua ancor oggi e in questi anni la nostra “casa dei bambini” continua ospitare i figli delle nostre famiglie.

Una presenza all’interno della comunità fatta nel segno dell’umiltà alla luce di Maria. “Con e come Maria”, ancorate alla contemplazione di Colei che si è posta al servizio Progetto di Dio, una sequela concreta nello stile di Colei che rimase “accanto” al suo Signore.

Tutto ciò si è sempre tradotto in un forte senso di “comunione” attorno alla Chiesa. In tal senso la presenza delle Mantellate si è sempre distinta nelle diverse comunità con una partecipazione attiva alla vita della parrocchia attorno all’eucaristia e ai diversi momenti della vita sacramentale, come anche un impegno concreto nell’opera di evangelizzazione e catechesi, senza mai trascurare gli ultimi.